LASERTERAPIA
LASER è l’acronimo di “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiatio” ovvero amplificazione della luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni.
Il Laser è costituito da un materiale attivo (CO2, Argon, Elio-Neon, Neodimio-Yag) i cui atomi producono la luce laser attraverso il processo dell’emissione stimolata, dalla sorgente di attivazione che fornisce al materiale attivo l’energia che permette l’emissione della radiazione, dal risonatore ottico, costituito da un sistema di specchi paralleli che permettono di amplificare le onde.
La luce Laser si contraddistingue per 4 caratteristiche:
ü Monocromaticità: il Laser agisce con un’unica e precisa frequenza di emissione ed emette onde luminose con la stessa lunghezza d’onda ed energia;
ü Brillanza: può raggiungere energia elevata in aree molto ristrette;
ü Coerenza: tutti i fotoni emessi dal Laser vibrano in concordanza di fase sia nello spazio che nel tempo. Perciò ogni punto sarà colpito con le stesse caratteristiche quantitative e qualitative;
ü Unidirezionalità: il Laser emette fasci di luce paralleli.
Effetti biologici del LASER:
ü Antalgico: aumento della soglia delle terminazioni nocicettive superficiali e produzione di beta-endorfine a livello sinaptico.
ü Antiflogistico e antiedemigeno: vasodilatazione (con conseguente aumento della temperatura della zona interessata, aumento del metabolismo, stimolazione neurovegetativa e modifica della pressione idrostatica intracapillare), aumento del drenaggio linfatico e attivazione del microcircolo.
ü Biostimolazione: stimolazione della sintesi proteica per azione sulla membrana del retinacolo endoplasmatico granulare e aumento della sintesi di ATP per stimolazione mitocondriale.
La laserterapia può essere a contatto o a scansione e i tempi di trattamento delle terapie devono essere stabiliti per ogni singolo caso. Poiché i trattamenti hanno effetto cumulativo, è consigliato affrontare i disturbi cronici con trattamenti distanziati nel tempo, mentre quelli acuti con applicazioni ravvicinate.
Le lunghezze d’onda nell’intervallo 600-700 nm sono utilizzate per il trattamento dei tessuti superficiali, mentre lunghezze d’onda tra 780 e 950 nm vengono utilizzate per il trattamento di tessuti più profondi.
INDICAZIONI
· Patologia artro-reumatica: artrosi cervicale, sciatalgie, tendinite della cuffia dei rotatori della spalla, poliartriti di mani e piedi, epicondiliti, artrosi dell’anca (in fase iniziale), gonalgie con e senza versamento, torcicollo, lombaggini, miositi, sindrome del colpo di frusta;sindrome del tunnel carpale.
· Traumatologia sportiva: talloniti ,pubalgie, contratture ,fasciti plantari ,stiramenti e strappi muscolari, distorsioni articolari, epicondiliti (gomito del tennista), tendiniti, contusioni, borsiti, ematomi e metatarsalgie.Per lo sportivo è molto importante ricorrere ad un trattamento Laser immediato per poter riprendere in breve tempo la propria attività ed evitare il rischio che il problema diventi cronico.Nella medicina sportiva ed in fisioterapia il Laser trova il più alto impiego grazie agli effetti antalgici, alle proprietà antiflogistiche e all’accelerazione delle cicatrizzazioni;
· Terapia riabilitativa: riabilitazione motoria articolare dopo la rimozione di apparecchi gessati o interventi chirurgici ortopedici;
· Altre indicazioni: sinusite acuta e cronica, cheloidi, ustioni, ulcere vascolari e da decubito.degenerazioni cartilaginee..
CONTROINDICAZIONI
· Soggetti portatori di gravi alterazioni de ritmo cardiaco.
· Soggetti portatori di pace-maker.
· Pazienti affetti da importanti turbe del circolo cerebrale o di compromissione miocardica (per fenomeni di vasoattivazione ed emostorno).
· Neoplasie sospette o conclamate.
· Irraggiamento addominale, pelvico e in zona lombo-sacrale in pazienti in stato di gravidanza incerta, iniziale e avanzata (CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA).
· Soggetti predisposti a crisi convulsive riflesse.
· Irradiazione di zone con neoformazioni di tipo epiteliale (nevi, angiomi, ecc…).
· Stati infettivi acuti locali o generali.
· Applicazione, in modo ripetuto e prolungato, in corrispondenza delle sedi di ghiandole endocrine.
In tutte le situazioni, inoltre, va accuratamente evitato di indirizzare il raggio laser, direttamente o per incidenza angolata, in zona oculare per la possibile insorgenza di lesioni retiniche, tanto nel paziente quanto nell’operatore, rischio generico che è facilmente ovviabile con l’uso degli speciali occhiali protettivi.
Dott.ssa Viola Testi
Fisioterapista
|
| ||
Copyright 2012 Dr. Giacomo Margiacchi | Via Roma 7 - 52100 AREZZO | p.iva 01975610518
|