INTESTINO E POSTURA
Il tubo digerente nel suo insieme è una struttura muscolare lunga circa 12 metri che si distribuisce dal cavo orale all’orifizio anale.
Come tutti i muscoli esso presenta: dei mezzi di fissità, delle innervazioni e dei riflessi neurologici.
![]()
Nello specifico l’intestino, essendo inserito meccanicamente tramite la radice del mesentere alla regione lombare alta può determinare, durante alterazioni della sua tonicità o in condizioni di distensione (gonfiore), interferenze meccaniche sul rachide. Queste sono inoltre amplificate dalla trazione dell’aponeurosi trasversale su tutto il rachide lombare.
Inoltre l’intestino è innervato dal nervo vago (X nervo cranico), dalle radici nervose di T8-L2 (regione dorso-lombare) e dal plesso sacrale (S2-S4). Il nervo vago presenta collegamenti ed interazioni con il nervo trigemino e con i primi 3 nervi cervicali, mentre le suddette radici spinali hanno relazioni con i corrispondenti metameri vertebrali a livello muscolo-scheletrico. Ne consegue che alterazioni di segnale afferenti dall’intestino possono determinare dei riflessi (viscero-somatici) che si riproiettano sulla muscolatura para-vertebrale a vari livelli.
![]()
Infine l’aumento di pressione degli organi addominali rende scomoda la discesa diaframmatica richiedendo un maggior impegno al muscolo respiratorio per assolvere le esigenze respiratorie. Questo determina ripercussioni sulla regione dorso-lombare per trazione diretta del muscolo diaframma e a livello cervicale per compensazione respiratoria attraverso la muscolatura accessoria alla respirazione.
E’ quindi evidente che alterazioni di tonicità del tubo digerente o stati di distensione possono sia per via meccanica sia per via neurologica alterare prepotentemente il nostro assetto posturale.
|
| ||
Copyright 2012 Dr. Giacomo Margiacchi | Via Roma 7 - 52100 AREZZO | p.iva 01975610518
|